Il numero speciale del Magazine del Panathlon nel ricordo del presidente Vittorio Adorni. Un uomo in fuga che amava l’associazionismo panathletico
Un numero speciale quello del Panathlon International per il nostro Vittorio Adorni che in anni importanti e difficili è stato Presidente a Rapallo nella vecchia sede e poi in quella nuova. Un campione nella vita e nello sport che pochi di noi potranno dimenticare.Otto paginette e alcune foto. peccato, davvero brutte, in un numero ugualmente da conservare e che è arrivato a casa dei panathleti per risvegliare il ricordo di un caro Amico. Le tappe di un’avventura che l’ha visto protagonista di una corsa condotta in testa, come faceva da ciclista, con stile e coraggio, da Campione qual era. Quindi la copertina del libro , Un arcobaleno nel tempo, che gli dedicarono Giorgio Gandolfi e il Panathlon di Parma (copertina ora ricalcata a Rapallo, ignorando alcuni momenti importanti della vita di Vittorio a cominciare dalla foto in alto col magnifico Rettore dell’Università di Parma, Paolo Andrei, che gli consegnò la laurea honoris causa ,alla quale Vittorio giustamente teneva tanto).
Una parte importante della Rivista è dedicata alla memoria di Adorni, la sua notorietà di atleta, di dirigente di altissimo livello e il suo impegno al servizio del Panathlon, che ha dato un tocco incisivo alla diffusione dei nostri ideali nel mondo dello sport. Per diversi anni le crisi si sono susseguite a livello globale. Hanno colpito la salute con il Covid e scuotono la pace con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Tutte queste crisi hanno un impatto sul mondo dello sport. Perché citarlo ancora una volta in questo editoriale? Perché se il Covid si è un po’ lasciato andare e i vaccini efficaci hanno permesso di combatterlo, nessun vaccino può sconfiggere la folle aggressione armata che sta devastando un Paese europeo. Un anno fa, il CIO ha reagito con determinazione dopo la violazione della tregua olimpica da parte della Russia. Non pensavamo, allora, che la crisi sarebbe durata così a lungo. Oggi la morsa della guerra sul mondo dello sport richiede nuove riflessioni e nuovi provvedimenti. Durante la tavola rotonda a Roma lo scorso ottobre, il Panathlon International ha contribuito alla riflessione sull’impatto di questo conflitto nel mondo dello sport. Da allora, come lo riporta la Rivista, il CIO ha emesso nuove e ferme risoluzioni in occasione del Vertice Olimpico del dicembre 2022. A queste è seguito un comunicato stampa del 22 febbraio 2023 dove il CIO ha voluto ricordare il triste anniversario dell’inizio del conflitto. In particolare, ha annunciato il rafforzamento degli aiuti di solidarietà per gli atleti ucraini. I fondi di solidarietà per questi atleti sono stati triplicati. Circa 3.000 atleti ucraini hanno già beneficiato di questo aiuto, sia finanziario che logistico, per garantire la loro partecipazione a varie competizioni sportive in tutto il mondo. Sono lieto di poter annunciare una buona notizia dal nostro Movimento. Prima la creazione di nuovi Club. Dopo il Club di Primorska in Slovenia, la creazione di un secondo Club a Buenos Aires – Zona Norte – in Argentina permette a questo Paese di avvicinarsi alla formazione di un nuovo Distretto in America Latina. Infine, accogliamo con favore la creazione di un terzo Club in Austria nel Land della Carinzia, a Kärten, grazie al quale l’Austria può rimanere un Distretto del Panathlon International e del nuovo Club di Caudium nell’area 11-Campania . Tra i nostri nuovi progetti, vorrei evidenziare l’implementazione della nostra collaborazione con la “One Ocean Foundation”, un’organizzazione dedicata alla difesa dei mari dall’inquinamento. Questo progetto fa parte dell’agenda 2020 + 5 del Movimento Olimpico, il cui punto 10 sottolinea la protezione del nostro ambiente. I nostri Club, in particolare quelli situati non lontano da mari e laghi, dovrebbero contribuire al raggiungimento degli obiettivi della “Charta Smeralda” promossa da One Ocean.