Felice Cor Pramzan di Gian Luca Zurlini, festoso successo alla Corale Verdi
I libro edito dalle Grafiche Step, copertina dello Studio Carra, l’intervento di Vittorio Adorni con il Direttore della Gazzetta, Claudio Rinaldi e quello dell’Assessore alla cultura, Michele Guerra, candidato a sindaco della città
Una vita che inizia il primo giorno dell’anno è già destinata ad essere speciale. Se poi parliamo di Felice da Parma, all’anagrafe Felice Bonazzi,ecco che l’abbinamemto diventa ancora più naturale. Perchè quella di Felice è stata una vita piena, di una persona che, nata nel cuore dell’Oltretorrente, aveva vissuto le barricate, ha saputo trovare la propria strada, partendo da origini che più umili non si può e senza dimenticarle. La storia di Felice assomiglia ad un romanzo ma non lo è: perchè è una storia di vita reale. Di un “putén cresciuto in mezzo ai capannon,la gente povera relegata appunto in capannoni, che ha saputo farsi strada da solo, senza mai derogare a quel principio di onestà che è stato alla base del suo percorso. E in questo libro Zurlini ha voluto raccontare come un “Cor Pranzan” possa arrivare a traguardi importanti, senza mai lasciarsi abbagliare dai riconoscimenti e dagli obiettivi raggiunti con le proprie forze. Ecco quindi il racconto del cammino e della traccia lasciata nella sua città da Felice da Parma, un” cor pranzam” che è stato un esempio della parmigianità più vera. Aggiungiamo che era un juventino sfegatato ma che è stato sempre rispettato dagli avversari perchè era evidente la simpatia che ispirava anche con le sue battute più ironiche, il personaggio capace di stendere teloni inneggianti ad Adorni in ogni parte d’Italia, specie nei percorsi del Giro d’Italia, a costo- come ha ricordato Adorni- di scrivere a larghe lettere “Viva Adorni” in una casa appena costruita con la A su una finestra che al mattino veniva aperta per cui restava viva Dorni ma alla sera ritornava magicamente lo scritto originale.
Il salone della Corale Verdi era gremito di parmigiani e Zurlini ha dovuto fare molte dediche. Ha ricevuto anche gli elogi dell’assessore alla Cultura, Guerra che ha sottolineato il concetto culturale della parmigianità di Felice Bonazzi, simpaticamente interpretata. Fra i presenti anche il titolare della Grafiche Step, Orazio Tarroni felice di questo successo della sua impresa come tanti libri del passato specie quelli della copia Gandolfi-Bellè.