Il ritorno all’attività con la festa alle Campionesse di volley del 1971
Da Parma al Labirinto della Masone: il ritorno all’attività del Panathlon , ha vissuto una nuova tappa in mezzo a queste mura che sanno di antico, create con grande impegno dalla Fondazione Franco Maria Ricci e ispirate alle utopie del neo classico. Il tutto in una serata quasi perfetta per luci e condizioni ambientali, salvo un imprevisto risolto con spirito…sportivo, assieme ad illustri ospiti, vale a dire le “ragazze” che vinsero nel lontano 1971 lo scudetto della pallavolo tornando a rivivere quel momento assieme al presidente del Cus Parma di quei tempi, Enrico Bordi e all’anfitrione panathletico Artemio Carra con lo staff dirigenziale capeggiato dal segretario generale Caudio Saccani col contributo di Graziano Mazzoli , trasformatosi in “portavoce” e di Cesare Montanari per il quale la pallavolo è sempre un momento di festosi ricordi.
Nella foto le campionesse del 1971 con Carra, Bordi e Ventura. Nicoletta Pezzoni, Annamaria Zaccarelli, Maria Giovanna Fabbi, Angela Vasini Rosanna Ganazzoli, Rita Bertozzi Roberta Ghiretti.
Oltretutto con illustri ospiti quali il presidente del Cus Parma, Michele Ventura e quello di ultimo getto dei Veterani dello sport, Andrea Barella, già protagonista del mondo del basket, assieme al past president Corrado Cavazzini. Senza dimenticare il professor Gianfranco Beltrami, reduce da Venezia dal Convegno celebrativo dei 70 anni di fondazione del Panathlon dove ha fatto un intervento molto importante dopo due illustri cattedratici, Claudio Cricelli e Marco Trabucchi, sul tema “ Fare sport in sicurezza nell’età avanzata” , argomento molto caro ai panathleti. Al punto da essere invitato alla fine del dibattito da molti Club per parlare su questo argomento in varie città e del suo libro , “La strada del Benessere”, edito dalla Gazzetta di Parma. Fra i tanti ospiti anche Bruno Sartori, già medico antidoping del Club Italia e poi responsabile sanitario dal 2001 del Fiorenzuola Calcio, a sua volta festeggiato per il ritorno della società in serie C quindi l’avvocato Lorenzo Fantini, dirigente del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attualmente a Parma per un programma di formazione a dirigenti e dipendenti della Provincia di Parma, organizzato col nostro Socio e Consigliere aggiunto, Giovanni Squarcia “ Fu un successo davvero insperato- ha raccontato Enrico Bordi- grazie al lavoro svolto dall’indimenticabile professor Giorgio Muzzi con la moglie Carla Furia che era il preparatore della squadra oltre a fare parte del coro del Teatro Regio da grande appassionata della musica classica qual era. Fu una una grande impresa anche la partecipazione a Varsavia alla Coppa dei Campioni contro avversarie temibili, autentiche professioniste di Mosca e Bucarest.” Di quelle campionesse mancavano soltanto Susanna Belletti e la Forestelli, presenti dunque Angela Vasini, Annamaria Zaccarelli, Maria Giovanna Fabbi ( che cominciò a giocare con la pallavolo moderna con la “scoperta” del bagher) la fidentina Nicoletta Pezzoni, 84 presenze in Nazionale, laureata in pedagogia, scudetto bis a Reggio Emilia, come la concittadina Rita Bertozzi, (autentica protagonista con tre titoli juniores, 25 presenze in Nazionale, otto in quella universitaria) scoperta da Muzzi nell’allora Giochi del ducato, quindi Roberta Ghiretti e Rosanna Ganazzoli.” La Fabbi, che era la più anziana in un gruppo di giovanissime, ha ricordato: “ Eravamo reduci dalla vittoria di tre scudetti emiliani , fu un periodo bellissimo, anche se la Forestelli, che era la nostra fuoriclasse e che stasera non c’è,, non parlava mai. Avevo esordito in Nazionale a 16 anni. Allora non si riceveva in tre, c’era gran spontaneità nel gioco. La Ghiretti arrivava con la sua moto con la quale fece mezzo giro del mondo. Quanti chilometri facesti con la tua BMV ?, ha chiesto all’amica e questa: “42mila km”. Muzzi aveva fatto esperienza giocando e vincendo nel Cus Parma agli universitari del ’58 ed era stato un indimenticabile insegnante alla Mazzini Drago e al Liceo Ulivi”. Bordi, da presidente, aveva conosciuto all’arrivo a Varsavia all’aeroporto, il rito dell’intervista televisiva che l’aveva sorpreso. Cos’è successo ? aveva chiesto ma era la norma, a Parma non si usava ancora. “ Le partite furono date tutte in diretta” ricorda ancora “giocammo contro la Dinamo Mosca dopo l’esordio contro le turche del Besiktas”. A complimentarsi con loro anche uno dei primatisti del volley azzurro, l’avvocato Alberto Scotti, figura storica della pallavolo nazionale, settantanove volte azzurro. Soltanto Carlo Alberto Moisè, Giusto Roncoroni e Pietro De Angelis hanno fatto meglio di lui. Poi il rito delle foto con molti panathleti che hanno ricordato quelle giornate indimenticabili dello scudetto femminile, una delle perle della storia universitaria nostrana.
Giorgio Gandolfi .