Il professor Beltrami relatore del Panathlon nel Convegno di Venezia
Il libro del professor Beltrami edito dalla Gazzetta di Parma e che sta avendo un notevole successo. Molti Club del Panathlon hanno chiesto a Beltrami di averlo come ospite nelle loro Conviviali. Nella terza foto, Martino Pizzetti, il primo Presidente del Panathlon Parma, al quale verrà dedicata la piscina del centro sportivo di viale Piacenza. Fra gli illustri ospiti anche Costa nell’immagine con Adorni, Dallara, Cornini, Ghiretti quindi Artemio Carra con il Magnifico Rettore Paolo Andrei per il quale qualcuno ipotizza la candidatura a sindaco di Parma
E’ stato davvero un onore per il Panathlon Club Parma Club essere rappresentato a Venezia dal professor Gianfranco Beltrami nella giornata inaugurale dei festeggiamenti previsti per il 70 ° della fondazione del Panathlon International. E’ stato il terzo relatore a parlare dopo Claudio Cricelli, presidente della società italiana di medicina generale e Marco Trabucchi presidente della società italiana di psicogeriatria. A seguire altri illustri medici come Federico Schena, Roberto Pella e Vito Cozzoli, il tutto orchestrato dal direttore del TG di Rai3, Luca Giretto con un tema caro ai panathleti, “360 inclusione” inerente all’attività fisica per combattere la solitudine e ricostruire i rapporti sociali, molto importante in questo momento dopo la pandemia.
L’avventura del nostro Club è iniziata negli Anni 60 con l’elezione di Martino Pizzetti rimasto alla presidenza sino al 1973 quando gli subentrò Aldo Pizzigoni (1974-77) poi sotto con Bruno Robuschi (78-79) quindi Aldo Curti ( 1980-85) e l’inizio di Vittorio Adorni ( 1986-91) che poi sarebbe diventato presidente del Panathlon International. Adorni passò il comando ad Alberto Scotti ( 1992-95) quindi ecco Gianfranco Beltrami (1996-99) Vincenzo Vernizzi ( 1999-2003) Vittorio Ferrarini (2004-07) Ruggero Cornini ( 2008-12) Giovanni Massera (2013-15) Roberto Ghiretti (2016-18) Artemio Carra (2019-21)
LA DEDICA DI GIANNI BRERA
Il Panathlon venne fondato 70 anni fa dapprima sulla nave Philippa e poi sul “Conte Grande” noleggiati da Aldo Mairano che ne sarebbe diventato presidente e che navigò sino a Napoli ospitando anche il primo congresso della stampa sportiva italiana con illustri personaggi,a cominciare da Gianni Brera che scrisse di proprio pugno una dedica: a Mariano: ” Lo sport ti deve molto e dunque anch’io che lo sport ho vissuto e vivo. Certo era più bello negli anni lontani perchè eravamo più giovani e tutti animati di meravigliose speranze”. Con Brera si erano uniti ai telegrammi augurali Bruno Roghi, che era direttore della Gazzetta dello sport, Giulio Onesti, Aldo Giordani, la vedova di Coubertin e tanti altri con un motto Ludis Jungit sul quale venne edificato il Panathlon per combattere i pregiudizi che cercano di relegare lo sport e di immiserirlo relegandolo ad un’arida forma di attività fisica. A Parma il Panathlon sarebbe stato fondato a fine estate del ’64 in una trattoria di Maiatico dove su invito dell’onorevole Alberto Ferioli si trovarono alcuni amici capeggiati da Giorgio Orlandini assieme a grandi firme dello sport nostrano, come Ercole Negri, Martino Pizzetti, Alberto Fornari, Francesco Frati, Aldo Pizzigoni, Bruno Robuschi, Giuseppe Bianchini e Michele Zampiccinini con un intervento di Bruno Raschi cui avrebbe fatto seguito in altra sede Vittorio Pozzo e poi Omero Vaghi per lo sci. La ratifica della fondazione abbozzata su una pagina di quaderno Giorgio Orlandini sarebbe stata elaborata al Circolo di Lettura, con la partecipazione del presidente Mairano e l’elezione di Martino Pizzetti alla presidenza.